sabato 22 luglio 2006

vegan power



Essere vegani... la stragrande maggioranza della gente crede che l'essere vegani, e quindi non cibarsi di carne, uova, latticini ed ogni tipo di derivato, porti ad ogni tipo di sofferenze fisiche e psichiche, privazioni, scompensi alimentari e tristezza infinita nel piatto ad ogni pasto.
Il comune cittadino, nella sua ignoranza, crede che quando un individuo decide di diventare vegano lo faccia un pò per moda, un pò per bisogno di farsi vedere, e che "possa permetterselo" a livello monetario.
Feccia dal cervello in cancrena!!!!!!
Per avere scompensi e carenze basta avere un'alimentazione di merda come la maggior parte dei necrofagi:
mangiare sempre le stesse cose (carne, pasta, carne pasta, verdure non di stagione e cotte male)non avere un minimo di nozioni sui tipi di cotture più consoni, credere che gli ortaggi siano insipidi solo perchè hanno mamme beote ed obese che non sanno cucinarli.
Non mangio carne da 12 anni, sono vegana da 5, e le mie analisi sono assolutamente perfette.
Semplicemente vario i cibi, mi sono fatta un minimo di cultura generale su alimentazione e tabelle nutrizionali ed ho imparato a cucinare bene, in modo salutare, e a sapere di quali nutrimenti ho bisogno e dove trovarli.
Ma perchè essere vegani?
Per una serie infinita di ottime ragioni, per coscienza e civiltà, per non far parte di un orribile catena di sfruttamento, per vivere bene con me stessa ed in salute.
Inutile credo che mi debba dilungare sul perchè sia sbagliato consumare carne, di quanto siano orribili gli allevamenti(e quanta sofferenza causino ai poveri esseri viventi intrappolati al loro interno), di come sia orribilmente malsano il "cibo" che deriva da tanta violenza e come sia una menzogna che l'essere umano ha bisogno di mangiare carogne di altri esseri per vivere.

PERCHE' NO ALLE UOVA:
le uova di galline ovaiole, fecondate e messe in incubatrice,vengono selezionate alla schiusa dei pulcini per dividere i maschi -inutili e non "adatti" nemmeno alla produzione di carne- dalle femmine.
Questi vengono poi eliminati in vari modi:
soffocati in sacchi, tritati vivi per essere riutilizzati come concime organico(provate a leggere sull'etichetta cosa c'è dentro), o gassati.
In uno dei maggiori allevamenti italiani vengono trinciati in media 260MILA PULCINI MASCHI ALLA SETTIMANA.
Le femmine invece, macchine sforna uova, vivono la loro breve vita ammassate in gabbie grandi quanto una scatola da scarpe, per evitare che si becchino a vicenda viene loro tranciato il becco(zona molto sensibile e piena di tessuto nervoso sotto lo strato corneo) senza anestesia ,e talvolta anche un pezzo di lingua, condannandole a morire di fame e di sete.
Non cambia molto negli allevamenti bio e/o a terra, il problema dei pulcini maschi rimane(e quindi anche la loro soppressione)e sono semplicemente ammassate in capannoni invece che in gabbie.
Le galline ovaiole appena cominciano a rallentare la produzione di uova vengono soppresse e sostituite con altre più produttive... finiranno nei dadi da brodo, nei prodotti insaccati e mescolati e infine dei cibi per animali.

PERCHE' NO AL LATTE:
Le mucche, animali sensibili, intelligenti e longevi, al giorno d'oggi sono diventate solo macchine produci latte.
Modificate geneticamente, bombardate di ormoni, crescono a dismisura e producolo litri su litri di latte , fino a 10 volte di più di quello che farebbero in natura.
Nel suo habitat e in condizioni normali una mucca vive in media 20 anni;negli allevamenti non arriva a 5 al massimo 6.
Chiusa in spazi angusti, attaccata a macchinari che le causano dolore alle mammele, mastiti, piaghe e quant'altro, sforna vitellini su vitellini attraverso l'iseminazione artificiale;i figli staranno con lei per pochissimo, infatti verranno allontanati e pompati di sbobba iper calorica e piena di ormoni(ma priva di ferro e fibre, così la carne sarà bianca e anemica, tanto voluta dai consumatori) per farli crescera a dismisura, fino a che un proiettile di ferro non gli trapasserà il cranio.
Mamma e figlio si chiamano per giorni da una capannone all'altro, inutilmente.
Quando la produzione di latte diminuisce le mucche finiscono anche loro al macello.
La cosa carina è che questo settore del mercato è finanziato dallo stato con denaro pubblico (compreso quello di coloro che non consumano i prodotti di questa assurda catena di morte), i sussidi versati agli allevatori che riforniscono di carne l' occidente sono pari a SEI VOLTE il valore degli aiuti inviati ai paesi del terzo mondo.
Anche qui, come per le galline, il discorso dei prodotti bio non cambia:
sicuramente gli animali vivono in condizioni più dignitose, ma comunque i vitellini sono destinati al macello, e comunque la mucca non vivrà la sua vita come dovrebbe.

Non vi sembrano ragioni accettabili?ce ne sono tantissime altre che poi con calma inserirò.
So che molte persone pensano che "daltronde"questo sia normale, accettabile, e che noi siamo tutto sommato"la razza dominante",e che quindi gli animali esistono a nostro uso e consumo.
Trovo la legge del più forte orribilmente filo nazista, mi chiedo quindi se allora i bambini che muoiono di fame, malattia, e obrobri vari siano qualcosa tipo "selezione naturale"...

finisco qui, per ora, dicendo che disprezzo la razza umana, sogno un virus infettivo che devasti la piaga dell'essere umano e riconsegni in mano il pianeta a chi ne ha diritto, ovvero la Natura.

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